Spettacolo che ha debuttato nella Rassegna Laudamo-Show off, E.A.R. TEATRO VITTORIO EMANUELE – 2018

Nuovo allestimento per la rassegna Le vie dei Tesori 2022 con Alessio Pettinato

I testi sono tratti da “Badiazza” di Giuseppe Cavarra, e “Cronache da una città scomparsa” che è stato messo in scena dalla Compagnia per il centenario del terremoto che distrusse Messina nel 1908. Il cunto centrale, de Li Tri Soru, è tratto da una compilazione di Laura Gonzenbach, una delle pochissime rimaste in lingua siciliana.

Dal testo del prof. Cavarra, storico studioso della cultura siciliana e messinese in particolare, ricaviamo il mito di Mata e Grifone, portato in scena con l’utilizzo di un Pupo Napoletano, Pupa Lia, componente vivo della compagnia dal 2010.

Nelle cronache si parla delle testimonianze raccolte dopo la sciagura. L’estratto che presentiamo è la storia di due personaggi realmente esistiti in un dialogo immaginario. Attorno a loro, spettri immaginari, due improbabili dèmoni narrano l’orrore descritto dalle cronache dell’epoca.

La parola recitata diventa un canone ritmico in una cornice sonora che insistentemente accompagna il susseguirsi dei quadri. Il tamburo, dal siciliano al pugliese, alla darbuka egiziana non costituiscono solo l’elemento ritmico che dà sostegno e corpo alla voce, ma sono il cuore pulsante che dialoga con questi scheletri di vite vissute, immaginate, raccontate. Dal “Cunto” al “Canto” per quanto riguarda le scelte musicali, si è deciso di prendere in prestito alcuni brani di “cantori illustri”, quali la Balistreri e il nostro Tony Canto, in contrasto e/o supporto alla narrazione stessa.